L’OR1 è finalizzato allo sviluppo di tecniche analitiche innovative per il monitoraggio in laboratorio dello stato ossidativo degli oli vergini di oliva. Le tecniche analitiche proposte sono documentate su oli vegetali e altri alimenti e richiedono un adattamento alle specificità della matrice “olio vergine di oliva”, caratterizzata da una notevole complessità di composizione. Le tecniche proposte sono caratterizzate da: rapidità, basso impatto ambientale e rischio per l’operatore, possibilità di esecuzione da parte di operatori non specializzati, alto potenziale di miniaturizzazione. Queste caratteristiche rendono queste tecniche idonee ad essere trasferite, al di fuori dei laboratori di ricerca, nei laboratori interni di controllo qualità o direttamente on site. Particolare attenzione sarà rivolta al monitoraggio dell’ossidazione durante la fase di induzione, che ad oggi è in larga parte trascurata. Le tecniche analitiche proposte presentano gradi diversi di avanzamento nel processo di applicazione sugli oli vergini di oliva e richiedono, quindi, un impegno in misura diversa per lo sviluppo completo. In questo OR, oltre al ruolo guida del laboratorio di analisi BonassisaLab, dei partner di ricerca dell’Università di Bari e del CNR, e dello spin-off Lenviros, si prevede anche la consulenza di Monitech, spin-off dell’Università del Salento, che eseguirà una caratterizzazione spettroscopica delle proprietà dielettriche degli oli vegetali al fine di fornire informazioni utili per l’implementazione di sensori miniaturizzati basati su spettroscopia di impedenza per il monitoraggio degli oli.
In questo OR verranno utilizzate tecnologie innovative provenienti da diversi settori (micro/optoelettronica, microfluidica, sensoristica a stato solido) ingegnerizzandole rispetto alla matrice “olio vergine di oliva”, con l’obiettivo di raggiungere un livello di monitoraggio accurato, sensibile, selettivo e con risultati in tempo reale, rispetto ai principali parametri identificativi del processo di ossidazione, quali: contenuto di perossidi, costanti spettrofotometriche nell’UV, contenuto di fenoli, evoluzione temporale delle micelle inverse, composti volatili. Le specifiche di misura di questo sistema di sensori saranno fornite dal partner UNIBA. In particolare, è prevista una attività più esplorativa relativamente all’implementazione di un sistema miniaturizzato di DLS per riconoscere le fasi critiche della cinetica micellare individuate dall’attività A1.3. Per i sensori in fluido, realizzati presso i laboratori del CNR saranno anche sviluppate, dove necessario, componenti aggiuntive microfluidiche come micromixer e sistemi di diluizione/concentrazione in flusso del campione. Per il monitoraggio dei componenti volatili saranno utilizzati dati provenienti da sensori a trasduzione di conducibilità in configurazione di array (tipo naso elettronico) e, in parallelo, dati ottenuti da sistemi multisensoriali a lettura ottica nel range UV-VIS-NIR.
L’OR3 prevede la realizzazione del prototipo multisensoriale costituito da: 1) sistema microfluidico per la raccolta e campionamento dell’olio (oltre che il suo trattamento ed eventuale separazione del contenuto micellare); 2) sistema multisensoriale per la determinazione degli indici ossidativi degli oli con le specifiche relative ai metodi individuati dall’OR1; 3) elettronica di controllo, trattamento dati e interfaccia utente finale.
Questo OR mira ad implementare on site il sistema di sensori sviluppato applicandolo presso aziende attive in diversi punti della filiera.
L’OR 5 mira alla realizzazione di un sistema informativo in grado di raccogliere, gestire e rendere fruibili le informazioni necessarie alle valutazioni sulla qualità dell’olio e del suo deperimento.
La valutazione della trasferibilità industriale è un’attività che, attraverso una serie di procedure sistematiche, si propone di fornire una valutazione economica dell’impatto delle nuove tecnologie sui partner coinvolti. Nello specifico, si parla di “trasferibilità interna”, nel caso in cui i risultati progettuali possono essere utilizzati in altri ambiti all’interno della stessa azienda, e di “trasferibilità esterna”, laddove si ravvisino elementi per l’individuazione di un modello di riferimento (best practice). Tra le diverse le metodologie di valutazione presenti in letteratura, è stata scelta l’analisi costi/benefici (ABC). Il risultato finale di tale attività potrà essere utile, da un lato, alle imprese coinvolte a comprendere l’eventuale utilità a valorizzare/industrializzare i risultati progettuali e, dall’altro lato, al decisore pubblico (Regione Puglia) per comprendere e verificare le potenzialità dell’iniziativa in termini di trasferibilità industriale nell’ottica delle future iniziative da finanziare.
L’OR 7 prevede lo svolgimento di una serie di attività strategiche di governo del progetto volte ad assicurare l’orientamento dei risultati verso l’innovazione e la trasferibilità industriale. In particolare attraverso l’attività di Project Management, il capofila sarà in grado di assicurare la buona riuscita della proposta progettuale e di far fronte alla gestione di eventuali situazioni di criticità che possono verificarsi durante la realizzazione del progetto. Il Piano di Comunicazione, comprende un elenco di singole azioni e di prodotti concepiti per informare sugli obiettivi e sui risultati intermedi e finali del Progetto tutti i soggetti che sono coinvolti nella realizzazione delle attività, divulgare i risultati del progetto e raggiungere i possibili stakeholders interessati.